https://youtube.com/shorts/DRvuRdtiF9Q?si=BX4s91oS16vY40VH Il nuovo approccio biomeccanico del Dott. Palmisano rappresenta una frontiera avanzata nel trattamento del ciclista,…

Fibroma uterino ed osteopatia
9 luglio: entro in un campo minato… Il fibroma uterino come simbolo psicosomatico
Il fibroma è spesso letto come una forma di iperproduzione —
un eccesso di tessuto in un luogo sacro: l’utero,
che rappresenta simbolicamente la culla della creatività,
la casa dell’accoglienza e della vita.
Quando compare, può parlare di un conflitto interno
tra il desiderio di creare, accogliere, generare
e la paura di farlo davvero.
Può raccontare la difficoltà a lasciare andare un progetto,
un amore, un sogno che non ha potuto nascere,
o, al contrario, l’incapacità di dire “basta”
a qualcosa che si trattiene troppo a lungo.
Il fibroma sembra dire:
“Sto cercando di proteggermi”,
costruendo una barriera, un ispessimento,
laddove mi sento vulnerabile o invasa.
Talvolta, dietro questa crescita,
si cela un bisogno di essere vista, riconosciuta,
come donna, come madre, come persona intera —
anche se la maternità non è strettamente biologica.
In questa prospettiva, il fibroma può essere letto
come una memoria corporea di:
• eccessivo sacrificio,
• dolore represso,
• rabbia non espressa,
• sogni abortiti o rinviati,
• legami non sciolti.
Il corpo, con la sua intelligenza profonda,
mette in scena questo ingombro
perché la mente possa accorgersene
e trasformarlo in consapevolezza, in cambiamento,
in un nuovo modo di abitare la propria femminilità.
A cura di Giuseppe Totaro osteopata D.O.
#osteopatia #consapevolezza #dolore
#osteopatia #ciclismo #performance
